13 Novembre 2023
Al consiglio comunale del 9 novembre la maggioranza che sostiene questa amministrazione si è disgregata non riuscendo ad impedire l’approvazione di un ordine del giorno che impegna il Sindaco a revocare il CDA di ASM e non riuscendo a garantire il numero legale per la discussione delle osservazioni sul PGT.
Le numerose iniziative del CDA non concordate con l’amministrazione, che ne è di gran lunga il principale azionista (oltre il 95%), il rifiuto di presenziare alla convocazione della commissione di garanzia e la truffa del bonifico di 100.000 euro finiti sul conto sbagliato sono segno di una rottura con l’amministrazione nonché di incapacità gestionale.
Tutto questo sulla sfondo di una opaca lotta tra le varie fazioni del centro destra che spaccano tutti e tre i partiti che supportano l’amministrazione ma in particolare Fratelli d’Italia. Il peggio è che membri del CDA sono parte attiva di queste lotte con ambizioni di impegnarsi nella politica cittadina incompatibili con il loro ruolo.
Non ci interessa certo schierarci con una delle parti in lotta, l’unica preoccupazione è la tutela dell’ASM per la quale, se verrà continuamente coinvolta nelle lotte politiche cittadine, il rischio è che si apra la strada che porta alla privatizzazione.
La revoca del CDA è ora la scelta giusta, ma sarebbe una iattura se se ne nominasse un altro costituito da esponenti politici.
La scelta più adatta è la nomina di un amministratore unico scelto tra professionisti del ramo privo di caratterizzazione politica che traghetti fino alle prossime elezioni. Il suo compito sarà di verificare le responsabilità della truffa e concordare con l’amministrazione una bozza di piano industriale da mettere a disposizione della prossima amministrazione.
Sarebbe soprattuto ora che si smettesse una volta per tutte di considerare l’ASM come un bancomat per compensare il ceto politico locale e ancor più per lanciare le carriere politiche dei suoi amministratori, come sta succedendo ora e come è successo nel passato.
Paolo W. Cattaneo
Partito della Rifondazione Comunista, Circolo di Pavia