Calendario del Popolo

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by Rino Arrigoni
PRESENTAZIONE DELLA PAGINA
GIUSEPPE ABBA'. Da un po' di tempo ho l'abitudine di scrivere sul nostro sito raccontando pezzi di Storia. Lo faccio, perché ritengo la conoscenza della Storia molto importante per le classi oppresse. Ho citato, nell'opuscolo" il biennio rosso-1968-1969", le parole di Luciana Castellina che accusava le classi dominanti" di voler cancellare l'idea stessa della Storia, vale a dire di avvenimenti che via via cambiano il modo di esistere dell'umanità nel meglio e nel peggio e dunque aprono la prospettiva di trasformare lo stato di cose presente.. comodo per chi detiene il potere e vorrebbe conservarlo contro ogni mutamento e perciò, con ogni mezzo, cerca di rendere incomprensibile anche il presente. Non a caso, il 27 marzo 1945, per iniziativa del Partito Comunista, nella Roma liberata (ma mancava ancora la liberazione del Nord) nasceva un foglio popolare che, rifacendosi all'esperienza dei" Calendari "e degli Almanacchi" che prima del fascismo erano diffusi, ricordasse i fatti del passato, facendo emergere episodi storici che sotto il fascismo erano stati nascosti o deformati dalla storiografia di regime. Questa rivista era "Il Calendario del Popolo" (diretta da Giulio Trevisani) e la sua diffusione contribuì grandemente all'alfabetizzazione e all'acculturazione delle masse popolari. Anche oggi c'è questa necessità: portare alla luce episodi storici, le lotte del movimento operaio, le rivoluzioni socialiste, i movimenti di liberazione nazionale, occultati o deformati dagli "intellettuali di regime" e dai mezzi di comunicazione di massa in mano ai grandi gruppi economici. Ecco perché, vedendo che altri compagni mandano in rete contenuti di Storia, ritengo utile proporre nel nostro sito, in modo organico, una pagina apposita con il nome della storica rivista. Rendo noto che la rivista, diventata trimestrale, esiste tuttora ed è pubblicata da Sandro Teti editore. La pagina del sito del Partito è comunque completamente nelle mani dei compagni di Rifondazione Comunista e non ha particolari rapporti con la rivista omonima, anche se è doveroso ricordare che questa manda avanti, anche con libri, ecc., contenuti di sinistra. Cercherò periodicamente di inviare brevi interventi di Storia. Naturalmente tutti i compagni interessati possono fare altrettanto. Sarebbe auspicabile. Giuseppe Abbà.