7 Novembre 2023
7 NOVEMBRE 1917 (secondo il vecchio calendario in uso nella Russia dell’epoca il 25 OTTOBRE) LA RIVOLUZIONE RUSSA, LA PRESA DEL PALAZZO D’ INVERNO, TUTTO IL POTERE AI SOVIET.
Nel 1917 la crisi della vecchia Russia raggiunse il massimo livello.
Lo zarismo aveva fatto partecipare la Russia alla guerra imperialista iniziata nel 1914. Il capitalismo mondiale aveva raggiunto lo stadio imperialista (fase suprema del capitalismo come disse Lenin) e cioè la spartizione del Mondo con la forza a favore delle classi dominanti.
La Russia stava pagando il prezzo più alto della guerra con milioni di morti, il freddo e la fame.
Nel febbraio 1917 scoppia un’insurrezione popolare, appoggiata dai soldati e dai marinai che si ribellarono a loro volta.
Lo Zar fu deposto, ma i governi che si formarono tra i quali quello di Kerenskj, non posero fine alla guerra. Il primo Congresso dei Soviet (i consigli che si erano formati durante il moto insurrezionale) aveva dato la maggioranza ai partiti ” socialconciliatori” che appoggiarono il Governo provvisorio nella continuazione della guerra. Inoltre il Governo provvisorio non dette la terra ai contadini, rimandando questo provvedimento ad un futuro imprecisato.
Durante l’estate 1917 ci furono nuovi sommovimenti: nel luglio un tentativo di rivolta dei soldati per porre fine alla guerra, poi il tentativo di colpo di stato reazionario del generale Kornilov, sventato con l’intervento decisivo dei bolscevichi e dei lavoratori da loro organizzati.
Nel contempo le elezioni per il Secondo Congresso dei Soviet dettero la maggioranza ai bolscevichi.
Lenin, dalla clandestinità a cui era stato costretto dal Governo provvisorio, invita i bolscevichi all’ azione rivoluzionaria e, in due giornate storiche (24-25 ottobre secondo il vecchio calendario, il 6-7 novembre secondo il nuovo) gli operai, i soldati, i marinai abbattono il governo borghese e danno “tutto il potere ai Soviet”.
I delegati al Secondo Congresso dei Soviet erano 648, i bolscevichi erano 338, i socialisti rivoluzionari di sinistra erano 98, quelli di destra 88, i menscevichi internazionalisti 49 e i menscevichi “ufficiali” 36. I restanti erano di piccoli gruppi.
Fu costituito il nuovo governo non con i ministri, ma con i “Commissari del Popolo”. Lenin ne fu eletto Presidente.
Furono emanati i primi decreti sulla pace e sulla terra.
Concludo con i versi di Majakovskij:
A TUTTI, A TUTTI, A TUTTI I FRONTI ROSSI DI SANGUE, A TUTTI GLI SCHIAVI SOTTO IL PUGNO DEI RICCHI
IL POTERE AI SOVIET
LA TERRA AI CONTADINI
LA PACE AI POPOLI
IL PANE AGLI AFFAMATI
E anche:
“Campagne e città inondarono i decreti: anche gli analfabeti ne ebbero il cuore bruciato”
PACE ALLE CAPANNE
GUERRA AI PALAZZI.
Giuseppe AbbÃ